Accenni di storia sull’argilla
L’argilla è una delle materie prime più antiche che l’uomo abbia mai utilizzato, non c’è da stupirsene pensando alla grande disponibilità e alla relativa facilità di reperimento.
A livello curativo, veniva usata già dagli antichi egizi come cura per i traumi, le slogature e come coadiuvante alla calcificazione di arti ed ossa rotte.
Ippocrate, medico e geografo greco considerato il padre della medicina, usava l’argilla già nel quarto e quinto secolo avanti Cristo per curare diversi disturbi; anche Plinio il Vecchio, medico proveniente anch’esso dalla Grecia, era solito usare l’argilla.
L’Argilla impiegata come rudimentale sapone per lavare la lana grezza
I lavoratori tessili erano soliti lavare la lana grezza impastando una miscela di acqua e terra per poter pulirne le fibre. L’impasto di argille era ottimo poiché assorbivano unto, sporcizia, grasso ed altre impurità.

L’argilla viene usata tutt’ora per creare vasi e mattoni.
L’argilla o le argille?
Abitualmente, con il termine argilla, si intende un sedimento non litificato estremamente fine, senza far distinzione di qualità, se non per quanto riguarda la dimensione del sedimento stesso.
Proprio la dimensione dei granelli va a creare le distinzioni, ad esempio, quella più utilizzata per le terapie e cosmesi è quella ventilata, un’argilla impalpabile che viene facilmente sciolta in acqua.
Una seconda distinzione si effettua in base alle quantità di minerali naturalmente presenti nelle argille, differenziandole per “colore”: possiamo così distinguere le argille rosse, gialle, bianche, ocra, nere e verde.
Sebbene l’argilla più comune sia quella rossa, colorazione dovuta all’elevata presenza di ferro ferrico, quella più utilizzata ed efficace è indubbiamente l’argilla verde che contiene elevate percentuali di ferro insaturo ( o ferro ferroso), che è lo stesso presente naturalmente nell’emoglobina. Viene preferita l’argilla verde a quella rossa poiché il ferro bivalente è più reattivo e maggiormente assorbibile del ferro saturo (presente invece nell’argilla rossa).
Distinguiamo i tipi di argille!
Il mercato oggi propone diverse tipologie di argille che si differenziano oltre che per colore anche per granulometria (per dimensione dei granelli).
L’argilla può essere a macinatura grossa, e viene di solito impiegata per impacchi, bagni, pediluvi. C’è poi l’argilla macinata fine, che assomiglia alla terra sciolta in acqua. Per finire troviamo l’argilla ventilata.
Per ottenere l’argilla ventilata, si separa dai grani di argilla, la parte più piccola, il pulviscolo, grazie ad un potente getto d’aria. Proprio questo tipo di argilla viene impiegato per eliminare le scorie, cicatrizzare le ferite e le ulcerazioni, oltre che per purificare l’organismo.
L’evoluzione dell’argilla
Dietro la misteriosa versatilità dell’argilla si cela il fatto che essa, da un punto di vista evolutivo, sia rimasta in uno stadio intermedio tra lo stato liquido e lo stato solido.
Gli scienziati condividono l’idea che il processo di evoluzione compiuto dall’universo conduca verso il raffreddamento (inarrestabile) della materia con conseguente indurimento della materia stessa.
Proprio l’evoluzione ha portato la comparsa di particolari evoluzioni: alcuni esseri viventi si sono eretti grazie agli scheletri mentre la crosta terrestre si è innalzata ed abbassata in seguito a forti movimenti energetici. Così come negli esseri viventi si son sviluppati organi molli ed ossa, si potrebbe dire che la terra ha prodotto montagne, oceani e “soluzioni intermedie”. Fra queste potremmo ipoteticamente classificare l’argilla.

Argilla secca vicino ad un corso d’acqua
Come usare l’argilla verde?
L’argilla verde finissima può essere utilizzata per preparare creme da applicare sul corpo o sul viso o per creare del gel commestibile di argilla verde.
Come abbiamo accennato l’argilla verde può essere impiegata sia per usi interni (estremamente depurativi) sia per usi esterni, nello specifico, andiamo ad analizzare quali possono essere questi usi!
Impieghi dell’argilla ventilata
Uso interno dell’argilla ventilata
L’argilla ventilata è senza dubbio l’argilla per uso interno più consigliata ed utilizzata: viene impiegata per preparare il “gel commestibile”, le compresse, dentifrici e polverizzazioni da assumere per via orale!
Per bere l’argilla, così come consigliato nell’articolo “Gel commestibile” bisogna effettuare la preparazione con un giorno di anticipo: la sera va riempito un bicchiere (non del tutto, dobbiamo mescolarla, possibilmente senza mandarla via!) con dell’acqua minerale naturale o di sorgente (sarebbe la soluzione migliore, anche se poco pratica ai più) e va versato un cucchiaino da caffè raso raso di argilla ventilata, poi si mescola con un cucchiaio di legno per almeno due minuti.
Si consiglia di bere solo la parte galleggiante per le prime volte, se l’infiammazione persiste si può bere anche un pochino di parte sedimentata.
Sciacqui e gargarismi con l’argilla!
Utilissimi per il cavo orale o per la gola, gli sciacqui con l’argilla ventilata vengono preparati sciogliendo un cucchiaino di polvere in un bicchiere d’acqua (minerale o di fonte). Il preparato va lasciato riposare almeno un paio di ore e poi impiegato per fare sciacqui e gargarismi, da notare che non bisogna risciacquassi dopo il trattamento.
L’apporto di sali minerali introdotti tramite l’assunzione del nell’argilla è elevato ed ha una serie di benefici quali: l’effetto disinfettante, rinvigorente, combatte il meteorismo e la diarrea, oltre ad agire positivamente sul sistema nervoso.
L’argilla oltre ad esser bevuta può anche esser assunta in pillole o bastoncini, ottenuti solitamente con argilla essiccata e compattata. Le compresse di argilla, comprese quelle con l’aggiunta di oli essenziali, vanno ingerite al mattino.

Il fotografo ha sfruttato la colorazione dell’argilla ventilata per comporre un ritratto inusuale!
Uso esterno dell’argilla ventilata
Oltre all’uso interno però l’argilla ventilata vanta ottime applicazioni esterne, per curare: ferite, infiammazioni, edemi, gonfiori.
In un contenitore di ceramica, mescolare dell’argilla ventilata con un cucchiaio di legno (mai di metallo) per almeno un minuto; applicare la pasta di argilla ottenuta sulla parte dolente e tenere in posa per 35-40 minuti.
Per rimuovere l’argilla ormai essiccata potete utilizzare dell’acqua tiepida ed una spugna.
Una volta terminato l’impacco, l’argilla va buttata via poiché ormai pregna di impurità.
L’argilla verde può essere impiegata anche per creare una maschera viso.
L’argilla ventilata è utilizzata anche come base per i massaggi: mescolandola con acqua tiepida ed oli essenziali ha finalità rilassanti, scioglie le contrattura ed è anche in ottimo esfoliante della pelle.
Depurarsi con l’argilla
A questo punto saprete che l’argilla viene anche assunta per via orale, cosa non scontata visto che la maggior parte delle persone pensa solo ad un utilizzo estetico.
L’argilla che può essere usata per uso interno deve essere esclusivamente argilla verde ventilata, un’argilla quindi priva di impurità ed in polvere finissima.
Depurarsi con l’argilla richiede pochissime attenzioni, basterà riempire la sera prima un bicchiere con dell’acqua minerale naturale o di sorgente e versarvi un cucchiaino da caffè raso di argilla. Si procederà poi a mescolare per almeno due minuti con un cucchiaio di legno e si lascerà sedimentare per tutta la notte.
Al risveglio si potrà bere la parte galleggiante e l’acqua, in una seconda fase sarà possibile ingerire anche una parte di argilla sedimentata per avere risultati più forti.
L’argilla ventilata va sostituita ogni volta?
Buongiorno e buon Ferragosto Franco!
L’argilla va sostituita ogni volta poichè “esaurisce” la funzionalità con l’uso.
Grazie per l’interessante domanda.